Sulle mie gambe è la testimonianza del lungo percorso per la conquista del diritto di essere sé stessi, attraverso la disabilità e la malattia. “Se sono qua è perché ho sempre voluto di più - scrive Paolo – e ancora oggi ho la voglia di cercare ancora nuove direzioni. Mi è capitato tutto quello che è normale che capiti: diventare grande, perdere i genitori, avere bisogno di una casa, di amici, di aiuto, di andare a scuola e cercare lavoro. Alla fine, mi sono anche ammalato. Una vita normale, no?”.
In collaborazione con Comunità di Rinascita