È l’estate del 1966, l’arrampicatore californiano Gary Hemming – idealista, sfrontato e carismatico – guarda il Monte Bianco e freme: è venuto in Europa sull’onda di un’insaziabile fame di vita. Ma i giorni passano monotoni, il maltempo tiene tuti bloccati. Fino a quando arriva la notizia che due scalatori sono rimasti bloccati sul Petit Dru, a parete più dura del Monte Bianco. Enrico Camanni, alpinista e scrittore, racconta gli ultimi anni dell’iconico scalatore, maudit ispirato e irrequieto, eroe dell’arrampicata moderna e simbolo dell’incendio del ‘68, che ha incarnato una filosofia ecologica della scalata, rivoluzionaria e ancora attualissima.