Dai neonati che a Trava vengono fatti resuscitare per poter essere battezzati, alla silenziosa protesta delle donne di Verzegnis ritenute pazze o possedute, alla civile disobbedienza dei fucilati di Cercivento, alla faticosa quotidianità delle portatrici impegnate a rifornire una guerra voluta e condotta dagli uomini. Si sviluppa così un collegamento che rivela una costante: a ogni imposizione dell’autorità – politica o religiosa che fosse -, la gente della Carnia ha risposto con un comportamento straordinario ed eccentrico che ha affascinato il teatro.